Nasce nel 1922 a Macerata, ove vive e lavora. Inizia la sua attività giovanissimo nel 1938 aderendo al Gruppo Futurista U.Boccioni di Macerata, dove emergeva la figura di B.Tano, che lo incoraggiava, indirizzandolo verso una aeropittura meno conformista lontana da ogni riferimento naturalistico, più aperta alla fantasia, all'invenzione di forme nuove. Nel 1939 conosce F.T.Marinetti e nel 1940 E.Prampolini, col quale stabilisce un lungo e fecondo rapporto di amicizia e ricerca. Partecipa con il Gruppo Boccioni alla Mostra Futurista del marzo 1940 e nel 1942 alla I Mostra Nazionale di Fotoplastici tenute entrambe nel teatro Lauro Rossi di Macerata ed alle altre manifestazioni del Gruppo, comprese alcune esperienze cinematografiche. Dopo la morte di B.Tano, Tulli diviene a sua volta l'animatore del Gruppo, mentre dalle sue opere di pittura e scultura cominciano ad emergere elementi lirici di matrice surreale ed astratta. Nel 1942 conosce G.Balla, F.Depero e nella stessa estate I.Pannaggi, durante uno dei suoi ritorni in Italia. Incontra anche O.Licini, col quale nel dopoguerra stringe proficui rapporti di calda e lunga amicizia. Sempre nel 1942 partecipa alla Mostra del Sindacato Interprovinciale delle Marche tenuta nella Biblioteca Civica di Macerata, dove espone due bassorilievi, ora perduti, segnalati però dal poeta M.Coltorti per la "sintesi riuscitissima della composizione". Nel 1943 è invitato alla IV Quadriennale d'Arte di Roma con "L'Aeroritratto n.2", bassorilievo in alluminio e rame, fuso alla fine del 1942 insieme ad altri, a cura di F.T.Marinetti, che segue con vivo interesse il suo lavoro. Sono sempre del 1943 gli incontri con B.Munari, M.Reggiani, M.Radice, M.Rho e in seguito L.Veronesi. Dopo la guerra (alla quale partecipa nella resistenza e nella guerra di liberazione), l'artista affronta in termini del tutto personali una singolare investigazione nel campo dell'astrazione, in cui la libertà espressiva e la felicità dell'invenzione cromatica saranno accompagnate ad una forte e stimolante interesse materico, precisando liricamente le sue esperienze non figurative. In questo periodo stabilisce contatti e rapporti non soltanto personali con gli esponenti più importanti dei principali movimenti astratti, concreti, spaziali ed informali italiani ed europei, fra cui MAC di Milano, Gruppo A di Pesaro, Age d'Or e Forma 1 di Roma, l'Astrattismo fiorentino, Art Club International e Fondazione Origine di Roma, ecc. Nel 1950 conosce A.Burri, col quale manterrà sempre un lungo e fraterno rapporto di solidarietà e amicizia. Dal 1952 fa parte attiva del Gruppo Numero di Firenze in tutte le sue manifestazioni in Italia ed Europa. A partire dagli anni '50 affronta in termini nuovi la ceramica d'arte, nella quale porta lo slancio e la singolarità delle proprie ricerche plastiche e pittoriche. Negli anni '60 entra nel Gruppo Eclat di Parigi, insieme a Wood, Aynard e Poliakoff ed espone varie volte nella Galleria Antipoete. Fonda nel 1962 il Gruppo Levante di Macerata. Nel frattempo compie numerosi viaggi di studio e lavoro in Germania, Spagna, Marocco, Tunisia, Yugoslavia, Usa, Francia, Malta, Creta, Svezia, ecc. In questi anni grande è il suo impegno nella decorazione, plastica murale e graffiti eseguiti a Macerata, Pesaro, Bologna Ascoli Piceno, S.Benedetto del Tronto, Rimini, Teramo, Fano, Urbino, Matelica, Offida, Castelraimondo e nel 1993 a Porto S.Giorgio nella nuova sede della Cassa di Risparmio di Fermo. Esegue anche diverse illustrazioni di libri e progetti di scenografie teatrali.
Dopo una lunga malattia, scompare nella sua casa di Macerata nel 2003.